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La badante detta convivente, più comunemente conosciuta come badante vitto e alloggio, assiste in modo continuativo i nostri anziani, condividendo con loro lo stesso tetto e instaurando, spesso, un legame importante con l’assistito. Andiamo a scoprire dunque quali sono le peculiarità che caratterizzano il profilo della badante convivente.

Nell’ambito dell’assistenza alla persona può accadere che i nostri anziani necessitino di una presenza più importante e, soprattutto, più continuativa in casa. Al di là dell’assistenza diurna o lungo oraria a venire incontro alla famiglie c’è l’assistenza in convivenza. È il caso di anziani non più autosufficienti. Questi, infatti, necessitano di un’assistenza più intensiva e costante, come quella offerta dalla badante in convivenza, impiegata da contratto per un tempo massimo 54 ore settimanali, una quantità di ore sensibilmente superiore rispetto ai soliti servizi di assistenza.

L’insieme di tipologie di assistiti che possono necessitare un’assistenza in convivenza, anche detto fissa o H24, è vario. Certamente gli anziani in stato di allettamento, che necessitano dunque di essere monitorati costantemente, sono i più frequenti. A questi si affiancano anche assistiti con piene capacità motorie ma affetti da patologie come l’Alzheimer o il Parkinson che, per la loro natura degenerativa, esigono un controllo costante condotto, possibilmente, dalla stessa persona giorno per giorno.

Andiamo ad approfondire insieme il profilo della/del badante convivente.

La badante convivente: diritti, mansioni e ore di riposo

I badanti conviventi prestano servizio vivendo, a tutti gli effetti, in casa dell’assistito/assistita. Le famiglie sono tenute a mettere a disposizione una camera o un soggiorno allestito dove l’operatrice o l’operatore trascorre la notte, restando a disposizione per eventuali emergenze. La garanzia dell’alloggio, assieme a quella di un vitto basato su un’alimentazione adeguata per mantenere la propria integrità fisica e alle dovute ore di riposo, sono alla base dei diritti di un badante convivente.

Proprio quest’ultimo punto, quello che concerne le ore di riposo, merita di essere approfondito.

Le ore di riposo

Il contratto nazionale della badante convivente prevede, infatti, un numero di ore di riposo funzionale a garantire un servizio efficiente da parte dell’operatore/operatrice. Quest’ultimo ha diritto a due ore di riposo ogni giorno (solitamente collocate fra le 14:00 e le 16:00), sei ore di riposo durante il giovedì pomeriggio (dalle 14:00 alle 20:00) e dodici ore di riposo domenicale (dalle 8:00 della mattina alle 20:00)

Passiamo ora ad elencare i compiti di cui, per legge, la badante convivente deve farsi carico.

Le mansioni della badante convivente

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore e da relativo ccnl 2022, sono diversi i doveri che una badante convivente deve rispettare, tra cui accompagnare la persona assistita per visite mediche, fare commissioni, o altri impegni, pulire e mantenere in ordine la casa, preparare i pasti e occuparsi dell’igiene personale della persona assistita, aiutare la persona assistita nei movimenti quotidiani, dall’alzarsi dal letto al vestirsi ad aiutarla a mangiare, o occuparsi delle varie attività di gestione domestica.

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